Ennesimo appuntamento settimanale con i testi dei nostri Rolling Stones.
Questa settimana, la puntata è dedicata a due canzoni cantate da Keith Richards, un nostro modo per fargli tanti auguri di buon compleanno.
Grande Keith, the Human Riff, Mr Keef, The Glimmer Twin, il chitarrista più imitato della storia del rock, il più maledetto e fico che esista.
Su questo sito ritengo inutile, lasciarmi andare a raccontarvi le sue gesta, il suo stile, la sua storia.
Domani, ci penserete voi a riempirlo di complimenti, di elogi a riversargli tutto il vostro amore da fans. Io voglio solo citare questa frase dello scrittore francese Marcel Proust, autore dei libri "Alla Ricerca del Tempo Perduto" (leggeteli sono un capolavoro) che scrisse: "il peggior peccato che un uomo possa commettere nella sua vita, è quello di rinnegare se' stesso". Trovo questa frase bellissima, e fatta su misura, per Keith, un vero santo quindi!
In questo mondo dove tutti, e parliamo non solo del mondo del rock, fanno la gara per apparire bravi buoni e pulitini quando si tratta di cavalcare l'onda del perbenismo, lui è sempre rimasto ciò che è.
Mi diceva un amico, che ha avuto la fortuna di stare con Richards per qualche giorno, che è una persona generosissima dal cuore d'oro, che alterna momenti dove è perso nel suo mondo e manco ti vede, a momenti che ti racconta tutto e di più della sua vita privata. Quante rockstars, con l'andare degli anni perchè non andava più di moda hanno lanciato proclami di redenzione, scusandosi per i loro peccati di gioventù, o quanti e penso al nostro paese, in questo caso, ci appiano, e si presentano, come portatori di sani principi, e poi li vorrei vedere nella loro vita privata alle feste, come si comportano, mi viene da dire una frase di Toto: "ma mi faccia il piacere".
Certo Keith è un tentatore e qualcuno molti tra quelli che amano gli Stones, e lo hanno preso come modello durante lo loro vita, sono rimasti affascinati e incuriositi dal suo "stile di vita" e lo hanno imitato senza avere la testa, il fisico, e diciamo anche i soldi per poter venire fuori bene e vivi dalle tossicodipendenze.
Keef, nel suo modo spavaldo ha diverse volte detto che per drogarsi ci vuole il fisico, frase molto pericolosa ma vera, io non ho mai creduto alla favola del lupo cattivo, forse mi sbaglio, ma non mi va di parlare di cattivi maestri; per me i cattivi esempi sono ben altra cosa.
Tanto per usare un luogo comune "nessuno è perfetto" ma Keith non ha mai detto di esserlo, o voluto esserlo.
Comunque a noi, ora piace cosi' sorridente sul palco, con le sue rughe, che non nascondono il suo passato tormentato e meraviglioso, e lo aspettiamo nel prossimo disco e dal vivo, con i suoi compagni di sempre.
Veniamo al topic; abbiamo scelto due canzoni che a nostro parere rappresentano il lato selvaggio del nostro personaggio, sicuramente autobiografiche, anche se sappiamo che a volte Mick scrive la musica e Keith i testi, e viceversa, ma queste due, sono sicuramente opera del piratesco chitarrista
Ci sono altre bellissime ballad d'amore che il nostro ha scritto, le metteremo in futuro, che svelano il suo lato romantico, ma oggi parleremo di Before They Make Me Run del 1978 tratta da Some Girls, e di Lille T&A del 1981, pubblicata su Tattoo You.
BEFORE THEY MAKE ME RUN - Parla dello stile di vita rock'n'roll che ha causato qualche "piccolo problema" a Keith Richards.
La canzone, fu registrata mentre era fuori su cauzione dopo l'arresto per possesso e traffico di eroina a Toronto nel 1977. Fu poi accusato solo di possesso di eroina e rilasciato con condizionale.
La prima parte della canzone riguarda la morte di Gram Parson, il musicista americano che fu suo grande amico nei primi anni 70, e che lo sedusse alla musica country.
Non c'è molto da spiegare questa volta, il testo è cosi' chiaro, non ci sono doppi sensi, è il suo ritratto da maledetto, con quel pizzico di ironia tipica degli Stones.
Trovo molto bella la frase "voglio trovare la mia strada per il paradiso, perchè ho scontato la mia pena all'inferno", è un editto, una frase da film un assioma, chiamatela come volete, è una frase cool, cult una figata è una frase e non sto scherzando, che trovo profondamente a suo modo religiosa, evangelica.
Inseguito dalla polizia, il nostro, in stile giamaicano cammina per i vicoli oscuri di una città, ai confini della realtà, mica tanto forse, pronto alla fuga.
Trovo molto bella ed interessante la frase solo: "Solo una folla ti può far sentire così solo" ho sempre meditato su cosa possa essere la solitudine per un uomo famoso, adorato come un Dio, ma che forse proprio per questo, a volte è così distante da tutto e tutti che vive questa sensazione come irreale e triste, della serie: anche i ricchi piangono.
LITTLE T&A -
Di questa canzone Richards ha detto: "Parla di tutte le volte che mi sono divertito con qualcuno per una notte e due e che poi non ho mai più rivisto"
Gli ingredienti sono gli stessi di prima: con un pò di filo di zucchero la pillola va giù come canterebbe Mary Poppins, spacciatori e polveri malefiche, spie e canne a volontà, ma questa volta Keith sembra strizzare l'occhio anche all'universo femminile nel suo lato più profondo e interessante (ahhhh scherzo ragazze!!).
Insomma qui è proprio il classico sex drugs e rock'n'roll niente di più e niente di meno, nella sua quintessenza dialettica (bella questa eh?).
Rinnovo i miei saluti a tutti voi, ringrazio naturalmente Ruby Tuesday sempre con me in questo lavoro, e mando un caloroso abbraccio di buon compleanno al mio chitarrista preferito (dopo Marcello e Saverio) e a tutti i suoi fans, di questo forum, che però mi fanno incazzare quando dicono che Keith è migliore di Mick, perchè loro due sono una cosa solo due facce della stessa luccicante medaglia e non c'è giorno senza notte.
Buon compleanno Keith !!!!! seppelliscili tutti ......
Andrea Pagano
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