Rolling Stones Italia - Discografia Ufficiale - Their Satanic Majesties Request 1967


1967 THEIR SATANIC MAJESTIES REQUEST

 

 

 

1 Sing This All Together
2 Citadel
3 In Another Land
4 2000 Man
5 Sing This All Together (See What Happens)
6 She's A Rainbow
7 The Lantern
8 Gomper
9 2000 Light Years From Home
10 On With The Show

 


 

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Etichetta:

ABKCO Decca

Data di pubblicazione:

8 Dicembre 1967

Formazione band:

Mick Jagger: Voce

Keith Richards: Chitarre

Charlie Watts: Batteria

Bill Wyman: Basso

Brian Jones: Chitarre

Altri musicisti:

John Paul Jones - Tastiere
Ian Stewart: Organo
Nicky Hopkins - Piano, harpsichord, organo, mellotron
Eddie Kramer: Percussioni
Ronnie Lane: Voci
Steve Marriott: Voci e chitarra acustica
John Lennon: Voci in "Sing This All Together"
Paul McCartney: Voci in "Sing This All Together"
Anita Pallenberg: Voci

 



Note:

Pubblicato l'8 dicembre 1967 per l'etichetta ABKCO Decca, fu registrato in un lungo periodo tra il febbraio e l'ottobre del '67 presso gli Olympic Studios di Londra.
Questo disco rappresenta senza dubbio l'esperimento più bizzarro nel repertorio dei Rolling Stones.
Their Satanic Majesties Request è trainato dalla moda psichedelica del momento: canzoni lisergiche, con molteplici sensi e chiavi di lettura. Vi sono sonorità particolari con l'uso del sitar e strumenti orientali. Persino la copertina è quanto di più deviante si possa immaginare, in bilico tra lo scherzo irriverente e la magia nera.
Gli Stones azzerano completamente la componente blues della loro musica, depotenziando notevolmente il loro impatto sonoro. Richards e Jones imbastiscono ritmi inusuali e il buon lavoro di Wyman e Watts rafforza la base del disco con un po' di rudezza che da sostanza ai pezzi che sbandano nelle sperimentazioni dell'epoca.
C'è da dire che questo è il primo album autoprodotto, quindi alcune scelte appaiono poco ragionate e troppo istintive - tradite le origini, il risultato resta un escursione, curiosa, nel periodo lisergico.

Un singolo a 45 giri uscì con due canzoni di questo LP: 2000 Light Years From Home sul lato A, e She's a Rainbow sul lato B.
Le copie iniziali del disco avevano una copertina tridimensionale con una foto del gruppo opera del fotografo Michael Cooper.

Sing This All Together apre e chiude il lato A.
Le sonorità sono notevoli e ricche di spunti, atmosfere caleidoscopiche e coloratissime, con reprise finale.
Al piano Nicky Hopkins, al mellotron e Brass Brian Jones

Citadel - Aggressiva nell'intro, con un Richards a suo agio con un riff inconfodibilmente rock. La canzone suona nel giusto mix tra blues e psichedelia; Jones arricchisce con il mellotron, conferendo un aria magica e spensierata. Compaiono inoltre il clavicembalo e sassofono suonati sempre da Brian Jones.

In Another Land è il contributo di Wyman, che firma la canzone.
Un po' noiosa nei merletti sonori distorti, il tremolo della voce principale e i cori di Jagger non possono sostituire la carenza di un brano riuscito a metà (trascurando l'assurdo russare che chiude il brano).
Titolo originale "Acid in the Grass".

2000 Man è decisamente efficace, per alcuni versi più vicina ai lavori precedenti. Nel chorus gli Stones ritrovano la vena giusta; amalgamandolo nelle varie parti del brano.
Bben riuscita la cover dei Kiss del 1979 interpretrata da Ace Frehley.

She's a Rainbow apre il lato b; forse la miglior canzone dell'album: un bel intro suonato dal piano di Nicky Hopkins, la contrapposizione tra il motivo iniziale e l'aggressiva chitarra di Richards è eccezionale; inoltre nel bridge del brano cori di bimbi o giovani fanciulle danno al pezzo un aura quasi satanica.
Il testo non è particolarmente impegnativo ma mostra comunque una discreta fantasia e qualche allusione mai casuale.
Gli archi sono arrangiati da John Paul Jones.

The Lantern miscela un corposo blues alla parte acustica e orientaleggiante. Con Nicky Hopkins al piano.

 

Gomper inizialmente titolata “The Lady, The Lillies and The Lake” è un brano difficile da catalogare nel repertorio degli Stones - è un tentativo colorato di oriente con tamburi e danze tribali.

2000 Light Years From Home
al piano Nicky Hopkins, al mellotron e strings Brian Jones, lato b del 45 giri She's A Rainbow, ma a dire il vero trattasi di due lati A.
Brano bellissimo ripreso a sorpresa live durante lo Steel Wheels tour del 1989/1990. Caposaldo del periodo psichedelico dei Rolling Stones

On With The Show
l'esperimento burlesco a chiudere l'album.

Their Satanic Majesties Request vendette dapprima bene sia in Europa che negli States, per poi cadere nell'anonimato.
Gli Stones sono apprezzabili per tutt'altro genere; un esperimento dunque, forse obbligato, ma utile. Infatti la coppia Jagger/Richards, tolto lo sfizio, decide di tornare al vecchio e affidabile rythim-blues di cui sono assoluti maestri, e i risultati pagheranno, i 3 dischi successivi saranno pietre miliari.
Cio' non toglie che contiene delle vere e proprie gemme non apprezzate da tutta la critica, sia giornalistica che dai fans veri e propri.
Nell'immaginario di molti di noi, e' sempre stato considerato l'album di Brian Jones forse per la sua immagine del periodo, il suo modo di essere e di porsi, ma ascoltate attentamente le tantissime tracce contenute in un bootleg di 8 cd intitolato ‘'The Satanic Sessions'' ci rendiamo conto che in effetti e' stato l'album di Keith Richards.
In effetti la vera grande passione di Brian e' sempre stato il blues che nulla aveva a che vedere con questo album. Ricordo una dichiarazione entusiastica di Brian stesso al momento della pubblicazione di Jumping Jack Flash: ''finalmente siamo tornati a fare la nostra musica con un pezzo fantastico''.

 

La copertina: un qualcosa di straordinario.
Sul fronte ci sono gli Stones vestiti da maghi, nella versione 3D Jagger muove una bacchetta magica e spuntano le facce dei Beatles dai cespugli (la risposta al Sgt. Peppers, quando in copertina c'era un bambino stravaccato con la scritta "welcome Rolling Stones").
Ricordo anche la discussione riguardo al Labirinto, da sempre simbolo magico, identico a quello della cattedrale di Reims, contornato da figure bibliche e fiori dell'estate californiana. Notare che il labirinto non ha sbocco e ha una scritta centrale, It's Here, esso è qui. Lessi da qualche parte che c'era il riferimento alla mente di Brian, imprigionata appunto in un labirinto senza sbocco.
E poi ben due riferimenti a Saturno, in copertina e nel terzo disegno, Saturno è citato nella magia bianca.
Poi gli elementi che incorporano le canzoni, il vento, l'acqua, la terra e il fuoco.
Una copertina favolosa, ci sarebbe da scrivere pagine e pagine per cercare di capirne i significati.

 

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